THERAPHOSA BLONDI IN TERRARIO

THERAPHOSA BLONDI IN TERRARIO Articolo di Emanuele Melani

Introduzione
Questa tarantola, contende il primato del ragno più grande che esista con la Pseudotheraphosa, stiamo parlando di un ragnetto che arriva da adulto a misurare 20 cm. un maschio, mentre la femmina può arrivare a 30cm., se alle dimensioni spaventose, si aggiunge, aggressività, velocità, e peli urticanti che lancia con molta facilità e sembra che producano delle reazioni abbastanza noiose, si capisce subito che prima di acquistarlo è bene riflettere mooolto bene, quest’articolo vuole essere una “guida” a chi decide di cimentarsi con questo splendido ed impegnativo aracnide.
Terrario
Questo ragno è originario del sud america, si rinviene in Paraguay, Brasile, Suriname, e Venezuela, quindi sarà nostro compito prima di comprare l’animale di preparare per quanto possibile un ambiente che ricrei le condizioni climatiche, adeguate, questo vuol dire temperatura che oscilli tra i 30° la massima e i 20° la minima, umidità preferibilmente sempre sopra il 70%, e l’80% quando il ragno è in prossimità della muta, come terrario si può utilizzare un fauna box, nelle dimensioni più grandi, in questo caso si tapperanno con della carta velina o del nastro adesivo le prese d’aria sul coperchio, altrimenti sarà molto difficile mantenere un livello di umidità ottimale, oppure una teca di vetro le dimensioni minime devono essere 40x30cm, sicuramente più bella, ma meno pratica e più costosa.
Come sub-strato io utilizzo torba sterilizzata e vermiculite (materiale isolante usato nell’edilizia e reperibile nei negozi specializzati), entrambi questi materiali hanno il vantaggio di essere igienici, leggeri, e di trattenere bene l’umidità, uno strato di qualche cm. è sufficiente visto che non abbiamo a che fare con un ragno scavatore.

Andrà messo un piccolo recipiente con dell’acqua oppure, per esemplari molto piccoli, un batuffolo di cotone inzuppato, un nascondiglio, che può essere di varia natura, cortecce, vasi per piante, oppure la spugna da fiorai utilizzata per le composizioni floreali, è leggera, (quindi assolutamente sicura per il ragno), è facilmente modellabile e trattiene bene l’umidità, eventualmente è possibile inserire delle piante finte su di essa e l’effetto è garantito, a questo punto il terrario è completato, manca solo la fonte di riscaldamento. Sono da EVITARE spot, lampade varie, perché il ragno non sopporta la luce diretta, quindi è bene orientarsi su un tappetino da inserire sotto la teca, la temperatura e l’umidità saranno tenuti sotto controllo con un termometro ed un igrometro.
Una volta completato il terrario in tutte le sue parti, si posizionerà la teca in un posto possibilmente lontano da fonti di luce diretta e abbastanza tranquillo, e si inserirà l’ospite.


Alimentazione-Muta
Le theraphose appena nate misurano già un paio di cm., e possono essere nutrite con piccoli grilli, drosophile, larve di mosca carnaria, ed altri insetti di dimensioni adeguate, importate è che si abbia la certezza che gli insetti non siano contaminati da pesticidi o altro. Ad un esemplare giovane si può offrire il cibo anche quotidianamente se lo accetta, man mano che cresce si darà sempre ad intervalli più lunghi. Man mano che il ragno cresce andrà nutrito con grilli sempre più grandi, camole della farina e del miele, tenebrio molitor (Kaimano) nella forma larvale e adulta, mentre un esemplare adulto femmina può mangiare senza problemi un topolino bianco, piccoli sauri, (possibilmente uccisi) ogni 10 giorni.

Nel periodo pre-muta il ragno si smetterà di alimentare anche 15 giorni prima, per verificare se è in muta andrà osservato l’addome, dovrebbe presentare una macchiolina più scura, finita la muta si può ricominciare ad offrirgli il cibo 5 giorni dopo, è importante ricordare, che in questo periodo non si deve lasciare nessuna preda nella teca, altrimenti è possibile soprattutto nel caso dei grilli che decidano di banchettare con il nostro ragno appena effettuato la muta.
La muta viene effettuata più spesso negli esemplari giovani, anche una volta ogni 15 giorni, mentre un esemplare adulto può fare una muta all’anno. In questo periodo curare solo temperatura e umidità nella teca e disturbare il meno possibile l’animale.

fasi di muta in Theraphosa


Considerazioni finali
Per finire se dopo aver letto queste righe volete acquistare questo aracnide vi faccio le ultime raccomandazioni, non maneggiare MAI questo ragno, cercare di evitare i peli urticanti, evitare assolutamente ogni atteggiamento che potrebbe innervosirlo. Nelle operazioni di pulizia della teca utilizzare delle pinzette lunghe, guanti, e vaporizzare con acqua tiepida l’interno della teca, i peli bagnati non verranno lanciati, ricordo che il veleno di questo ragno non è mortale, ma può provocare delle reazioni molto diverse da soggeto a soggetto, tenere la teca in posti non accessibili a bambini o ad animali domestici, questa specie non necessita di C.I.T.E.S.
Per domande o chiarimenti non esitate a scrivere a rettiliaracnidi@libero.it

Articolo di Emanuele Melani

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