Poecilotheria regalis (Pocock 1899) Articolo e foto di Emanuele Melani
Classificazione:
Phylum: Artropodi
Classe: Aracnhnida
Ordine: Araneidae
Famiglia: Theraphosidi
Sottofamiglia: Selenoscomiinae
Genere: Poecilotheria
Specie: Regalis
Distribuzione: Tutte le specie di Poecilotheria sono distribuite in India e nello Sri-Lanka
Altre specie:
In tutto esistono ben 12 specie appartenenti a questo genere, solo 7 comunque è possibile reperirle in commercio ecco l’elenco delle specie più comuni, che si possono trovare senza problemi anche nel nostro paese: P. regalis, P. ornata, P. fasciata, e quelle che invece difficilmente si trovano nel nostro paese ma che è possibile reperirle in altri paesi europei: P. formosa, P. rufilata, P. smithi, P. subfusca.
Descrizione – Morfologia:
Questo ragno da molti viene considerato tra i più belli al mondo, e chi lo ha visto almeno una volta sarà senza dubbio d’accordo in questo, elegante nella sua postura inconfondibile, con il primo paio di zampe distese, in avanti, mentre l’altro paio distese dietro, già questo modo di stare differenzia questo ragno dagli altri terafosidi, che solitamente stanno con le zampe raccolte, inoltre presenta un aspetto vellutato, dovuto alla mancanza di peli urticanti caratteristica da tenere molto in considerazione..
Le zampe e i pedipalpi sono neri, con colorazione bianca più o meno regolare in corrispondenza della giuntura tra i vari segmenti, i cheliceri sono colorati di un grigio chiaro unito, tonalità di grigio molto simile a quella che si trova sul cefalotorace, quest’ultimo è attraversato verticalmente da una banda nera più o meno evidente, l’opistosoma si presenta con colorazione di fondo grigio scura, è attraversato verticalmente da una fascia bianca, dalla quale lateralmente partano delle sottili bande nere.
La parte ventrale invece è completamente nera, l’opistosoma è attraversato orizzontalmente da una fascia bianca ben definita, le zampe posteriori mantengono la stessa colorazione bianca e nera mentre il primo paio di zampe e i pedipalpi presentano una colorazione gialla accessa, questa colorazione ha una funzione difensiva, infatti se il ragno viene disturbato solleva i pedipalpi e le zampe anteriori per mettere in fuga il possibile predatore. Questo ragno presenta un classico esempio di colorazione somatolitica: alterna colori chiari e scuri, che lo rendono ottimamente mimetizzato, nel suo ambiente naturale, (sopra gli alberi) ma molto appariscente appena si trova in un ambiente diverso. Questo ragno è di abitudini prettamente arboricole, di giorno se ne sta nascosto nel suo rifugio, costituito solitamente da una crepa di un tronco o riparato sotto la corteccia, mentre al crepuscolo esce ed inizia a dare la caccia a qualsiasi insetto (in particolar modo quelli volanti come le grosse falene), e piccoli vertebrati. Le femmine raggiungono i 10 anni di vita e i 18-20cm. leg-span, mentre i maschi si presentano di dimensioni più ridotte, hanno una forma più affusolata, e una colorazione più unita e vivono solo 2 anni.
Caratterialmente è un ragno che soprattutto da giovane si presenta molto aggressivo, in età adulta diventa leggermente meno irritabile, ma resta un ragno veloce ed imprevedibile.
Il veleno:
Abbiamo a che fare con un terafoside che ha uno dei veleni più attivi, il veleno come negli altri terafosidi ha azione neurotossica, oltre al forte dolore del morso causato dai cheliceri, si possono peresentare diverse sintomologie, infatti non è possibile dire con certezza che reazioni possa dare il morso di un ragno su un individuo, questo varia in base a molti fattori, quali stato di salute della persona morsa, zona in cui è stato morso, dimensione del ragno, quantità di veleno iniettata, solitamente la zona morsa si presenterà arrossata e gonfia, ma possono presentarsi altre complicazioni come vomito, febbre e nausea, che solitamente durano alcuni giorni, comunque i ogni caso, è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso, o ad un centro antiveleni, per eseguire una terapia idonea. Farà certo piacere sapere che fino ad oggi non è stato registrato nessun caso di decesso per un morso di un terafoside.
Terrario:
Il terrario, è fondamentale che sia sviluppato in altezza, visto le abitudini di questo ragno, per un esemplare adulto una teca di 20x20x30 può essere sufficiente, logicamente se possiamo offrire più spazio il ragno ne trarrà sicuramente giovamento, le soluzioni sono
molteplici, e vanno dal classico fauna-box sistemato verticalmente, a dei grandi terrari in vetro.
E’ importante che la teca goda di una buona areazione, per evitare il formarsi, di condense, ed un eccessivo tasso di umidità, poco gradito a questo ragno. Come sub-strato utilizzeremo a nostra scelta, torba sterilizzata, vermiculite, oppure entrambi questi materiali, la profondità del sub-strato non è importante, alcuni cm. saranno sufficenti. Sistemeremo dei pezzi di corteccia, (ottima quella di sughero) su uno o più lati della teca, in modo tale che il ragno di giorno possa nascondersi, un piccolo contenitore con dell’acqua completa l’allestimento del terrario. Anche in questo caso , possiamo creare a nostro piacimento dei terrari molto belli e scenografici, utilizzando piante vere, ed altri elementi di arredamento, importante è che gli oggetti che inseriremo nel terrario siano ben fissati, e che non abbiano superfici taglienti o appuntite.
Temperatura – umidità:
Dobbiamo ricreare all’interno della teca il clima delle zone d’origine del ragno, per questo la temperatura dovrà oscillare tra un massimo di 28° ad un minimo di 20°, e l’umidità non dovrà mai scendere sotto il 60%, e si innalzerà fino all 80% nel periodo di muta. Come fonte riscaldante ci orienteremo esclusivamente su tappetini, o cavetti elettrici, collegati ad un termostato, una fonte d’illuminazione interna non è necessaria, anzi darebbe solo fastidio al ragno, la luce naturale di una stanza con una finestra è l’ideale, è importante però che durante le ore notturne la stanza sia completamente buia per non disturbare l’animale con questa soluzione creeremo anche il fotoperiodo. Per l’umidità basterà nebulizzare il sub.strato una volta al giorno, per tenere sottocontrollo questi due importanti parametri utilizzeremo un termometro ed un igrometro, io consiglio quelli digitali, perché indubbiamente più precisi ed affidabili.
Alimentazione:
Questo ragno è molto vorace, e normalmente se viene tenuto in condizioni adeguate non da problemi di alimentazione, gli spiderling (che come in tutte le specie di ragni arboricoli si presentano già abbastanza grandicelli) andranno nutriti con piccoli grilli, drosophile, ed altre piccoli insetti volanti, a patto che si abbia la certezza che non siano contaminati da pesticidi.
Man mano che crescono si utilizzeranno grilli sempre di maggiori dimensioni, locuste ed altri insetti, inoltre agli esemplari adulti possiamo offrire piccoli vertebrati come topolini svezzati, lucertole, ecc… I kaimani, le camole del miele e della farina, devono essere offerte con delle pinzette al ragno, perché se lasciate libere nel terrario queste si interreranno velocemente, e difficilmente il ragno le prederà. I giovani possono essere nutriti anche tutti i giorni, agli esemplari adulti in base alla dimensione della preda, si offrirà il cibo una volta alla settimana od ogni 10 giorni.
Riproduzione:
La riproduzione rispetto ad altri ragni non è molto difficile, per cominciare si distinguono facilmente i maschi dalle femmine, ed inoltre è possibile tenere per alcuni giorni se il terrario dispone di più nascondigli i due ragni insieme senza correre grossi rischi. La femmina, quando proveremo a farla accoppiare deve essere ben alimentata, per ridurre al minimo il pericolo per il maschio, e perché abbia riserve di cibo sufficienti a farle superare senza problemi il periodo di digiuno che affronterà prima della deposizione delle uova e dopo. Il maschio corteggerà la femmina picchiettando ritmicamente le zampe nelle sue vicinanze, quando nel maschio non notiamo più questo singolare comportamento, è segno che si è verificato l’accoppiamento. A questo punto sarà bene dividere i due sposini, prima che la femmina ci ripensi…. Dopo 40-45 giorni la femmina deporrà in un bozzolo circa 150 uova, che nel giro di un mese e mezzo si schiuderanno, i piccoli effettueranno fuori dal bozzolo una muta che gli porterà al completo sviluppo, fino a che gli esemplari sono giovani, potranno essere allevati insieme in grossi terrari, senza problemi, la crescita è molto rapida. E’ da notare come i periodi di deposizione e di schiusa delle uova siano assai più brevi rispetto ad altri tipi di terafosidi, questo è dovuto al netto alternarsi delle stagioni che si
verifica nei paesi d’origine del ragno, obbligandolo ad accelerare i propri ritmi, al contrario delle specie sudamericane, dove il clima non presenta grosse variazione da una stagione all’altra.
Conclusioni:
Concludo dicendo che questo è un ragno bellissimo, affascinante che consiglio a tutti, logicamente abbiamo a che fare con una specie il cui veleno è abbastanza attivo, rapidà e aggressiva, di conseguenza dobbiamo avere il massimo rispetto e utilizzare la massima attenzione quando andremmo ad effettuare le operazioni all’interno dell’terrario, per il resto che dire…. Se vi piacciono i ragni no ve lo potete fare sfuggire.
Articolo e foto di Emanuele Melani