Il Pitone di Children Antaresia childreni Articolo di Fabio Marchi
Classificazione
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Boidae
Sottofamiglia: Pythonidae
Genere: Antaresia
Specie: Antaresia childreni
Curiosità
Questo piccolo pitone australiano prende il nome dallo zoologo John G. Children, responsabile della collezione zoologica del British Museum di Londra nella prima metà del XIX nonché predecessore di John Edward Gray, lo scopritore della specie .
Descrizione
La caratteristica principale di questo boide è la taglia, che difficilmente supera il metro di lunghezza; in media misura 70-90cm . Un esemplare sano e ben nutrito raggiunge la dimensione adulta in 2-3 anni.
Gruppo di esemplari adulti.
La livrea dell’età sub-adulta è caratterizzata da macchie scure che sovrastano un colore di fondo chiaro. Con il crescere il colore di fondo diventerà sempre più scuro (marrone-rossastro) e le macchie perderanno di definizione, uniformandosi al resto del corpo, pur rimanendo distinguibili nella maggior parte dei casi; il tutto dovrebbe avvenire dopo il terzo anno di età. Il ventre è di colore chiaro (bianco o beige) con assenza totale di macchie.
Giovane esemplare di un anno.
In natura
Questo piccolo ofide proviene dal nord dell’Australia, pi precisamente da, è facile trovarlo in diversi habitat come aree desertiche, foreste pluviali tropicali, praterie e zone rocciose. E’ una specie prevalentemente notturna anche se non è difficile trovarlo attivo durante il giorno. Si nutre di rettili, uccelli e piccoli mammiferi.
Il terrario
E’ un serpente robusto che si adatta facilmente a diversi tipi di habitat. La dimensione della teca per un esemplare medio deve essere di circa 60cmx40cmx40cm. All’interno del terrario non dovrà mai mancare una ciotola d’acqua sufficientemente grande per consentire all’animale di immergersi completamente e una tana (ciotola rovesciata, vaso di terracotta, ecc..) per permettere al serpente di nascondersi. Come substrato andrà benissimo un comune giornale o surrogati. E’ consigliato anche un tronco o un ramo per consentire qualche arrampicata.
Esemplare adulto maschio
La temperatura diurna dovrà essere di circa 28-30°C (zona calda) mentre la temperatura notturna si dovrà aggirare intorno ai 21-23°C. Il tasso di umidità nella teca dovrà essere medio/basso (50-60%).
Alimentazione
Vista la sua ridotta taglia non sarà difficile trovare in commercio prede adatte al suo fabbisogno. I topi sono la loro principale risorsa di cibo anche se un grosso esemplare può arrivare a mangiare un ratto giovane di quasi 100g. Molti adulti, infatti, non gradiscono prede di taglia superiore al topo. Non è una specie ofiofoga.
La riproduzione
Il Childreni è un pitone apparentemente facile da riprodurre, di fatto, molti accoppiamenti avvengono in modo del tutto spontaneo senza bisogno di interventi esterni. Si può tuttavia incentivare l’accoppiamento con un periodo di latenza durante il quale la temperatura verrà abbassata per entrambi i sessi a 15-18°C (o 21-23 °C?) per circa 2 mesi.
Un altro espediente per far aumentare le probabilità di concepimento è tenere divisi i due sessi per poi riunirli solo per l’accoppiamento.
E’ meglio evitare di mettere nello stesso ternario più esemplari maschi perché quello dominate potrebbe aggredire gli altri.
L’accoppiamento delle Antaresia.
Questo pitone raggiunge la maturità sessuale in cattività intorno ai 18 mesi (2 anni e mezzo) anche se devo aggiungere che bisognerà aspettare almeno 3 o forse più anni prima che la riproduzione possa avvenire perché, come in altri serpenti, non è tanto l’età che conta ma la dimensione della femmina che dovrà essere almeno di 80 cm per ottenere un risultato soddisfacente.
Una femmina riproduttrice di 125 cm
L’antaresia childreni è una specie ovipara. La femmina depone in media 8-12 uova che si schiudono dopo circa 50 e più giorni di incubazione. Una volta venuti alla luce, i piccoli childreni misurano appena 25 (20-30) cm con un peso inferiore ai 10 g. I piccoli antaresia molto probabilmente faranno fatica ad alimentarsi da soli, rifiutando il cibo offertogli, in questo caso si dovrà ricorrere all’alimentazione forzata. Prima di arrivare a questo, si dovrà provare a nutrire i nuovi nati con dei piccoli sauri da pasto.
Altre Specie
Il genere antaresia contiene 4 specie differenti tutte presenti in australia:
Antaresia childreni (children’s python)
Antaresia maculosa (spotted python)
Antaresia perthensis (anti-hill python or pigmy [dwarf] python)
Antaresia stimsoni (large-bloched python) con due sottospecie
Antaresia stimsoni stimsoni
Antaresia stimsoni orientalis
Conclusione
Grazie alla sua indole mansueta e alla sua taglia ridotta l’antaresia childreni si dimostra un ottimo animale domestico per chi ha problemi di spazio. L’unico suo grande difetto è di avere una livrea davvero poco attraente, scura e con un pattern poco o per nulla definito. L’animale è inserito nel II°allegato del CITES
Maculosa o childreni ?
In alcuni casi diventa davvero difficile distinguere queste due specie soprattuto se in età giovanile; se si pensa poi che molti allevatori un pò per ignoranza e un pò per negligenza incrociano le due specie, il lavoro diventa davvero arduo. In aiuto all’allevatore possono venire questi due disegni raffiguranti la disposizione delle placche sul capo.
A. childreni
A. maculosa
Le maculose diventano molto più grandi dei childreni, possono diventare addirittura 120-130cm e, al contrario dei childreni, mantengono per tutta la vita un pattern marcato formato da macchie che a volte si uniscono per formare una sorta di striatura. Il colore di fondo dei maculati è solitamente più chiaro, un colore nocciola a volte tendente al giallo. Anche la forma della testa è diversa a seconda della specie (vedere disegni).
Articolo e foto di Fabio Marchi