SAURI ITALIANI
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Timon lepidus (ex Lacerta lepida) (DAUDIN 1802)
Nome Comune : Lucertola Ocellata Sub Ordine : Sauri – Famiglia : Lacertidi |
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Sottospecie : Timon lepida iberica (LÓPEZ-SEOANE 1884) Timon lepida lepida (DAUDIN 1802) Timon lepida nevadensis (BUCHHOLZ 1963) Timon lepida oteroi (CASTROVIEJO & MATEO 1998) |
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Sinonimi: Lacerta lepida DAUDIN 1802: 204 Lacerta lepida – BISCHOFF et al. 1984: 181 Lacerta lepida – ENGELMANN et al 1993 Timon lepidus – MAYER & BISCHOFF 1996 Lacerta lepida iberica (fide PEREZ-MELLADO in SALVADOR 1998) |
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CARATTERISTICHE
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La lucertola ocellata è il più grande sauro presente in Europa, misurando anche più di 25cm dall’apice del muso alla cloaca, per una lunghezza totale che, in casi eccezionali, ha oltrepassato i 90cm; in ogni caso, individui di 65-70cm sono tutt’altro che rari, poiché è proprio questa la misura media a cui giunge la specie in età adulta. E’ un rettile inconfondibile, oltre che per le dimensioni, anche per la livrea particolare, che, come dice il nome, è caratterizzata, sui fianchi, da una serie di grandi ocelli celesti, molto marcati. La colorazione di fondo del dorso e dei fianchi, come nel ramarro, è di uno splendido verde brillante, soprattutto negli individui maschi, su cui spicca una fine punteggiatura nera, che spesso forma piccole macchie circolari. La coda può assumere una tonalità grigia nella parte finale, così come la testa, che non sempre è verde. Le regioni ventrali e la gola sono in genere giallastri, o di una tonalità di verde poco accesa. La testa è massiccia e larga, ricoperta da dure placche cornee, e dotata di potenti mascelle. Gli occhi, molto grandi, sono spesso rossastri, con pupilla ellittica. Gli arti sono robusti e dotati di artigli affilati. Le squame del dorso (presenti in 58-70 file a metà tronco) non presentano un’evidente carenatura, mentre nelle squame che proteggono la coda si verifica il contrario. In genere le squame sopralabiali sono 8. Nelle femmine la livrea è di solito più sobria rispetto a quella del maschio, e anche gli ocelli blu risultano meno estesi. I giovani si riconoscono per la livrea bruno-dorata, ricoperta sul dorso da ocelli chiari, mentre sui fianchi sono già presenti quelli blu che caratterizzano gli adulti.
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DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA ED HABITAT
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La lucertola ocellata, rarissima in Italia, è segnalata solo in una ristretta zona della Liguria occidentale, da cui l’area di diffusione si estende alla Francia centro-meridionale e, attraverso i Pirenei, alla Penisola Iberica. Questo sauro frequenta una vasta gamma di ambienti, che vanno dalla macchia mediterranea sublitoranea, ai pendii soleggiati in montagna, dove si spinge fino a 2000 metri in Spagna (sebbene in Italia si spinga di rado oltre gli 800-1000). E’ molto frequente anche nei frutteti, e nelle zone cespugliose. Raramente si insedia a ridosso di zone antropizzate. Ama luoghi ricchi di cespugli e anfratti, molto esposti all’azione solare.
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ALIMENTAZIONE, COMPORTAMENTO, RIPRODUZIONE
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Le straordinarie dimensioni di questa lucertola si ripercuotono anche sul suo regime alimentare che si compone anche piccoli roditori, altre lucertole, serpentelli, anfibi, nidiacei e uova, senza contare che si segnalano addirittura casi di predazione su giovani conigli. La dieta è spesso integrata anche con bacche e frutta matura. E’ un animale estremamente schivo, difficilissimo da osservare, poiché fugge al minimo segnale di pericolo. Nonostante la mole si rivela un animale agilissimo e velocissimo, e talvolta si può dedurre la presenza della lucertola ocellata solo dal notevole chiasso che essa causa nello spostarsi al suolo. Quasi priva di nemici naturali, se si eccettua qualche raro caso di predazione da parte di grossi ofidi o rapaci, deve la sua rarefazione all’uso massiccio di pesticidi e insetticidi che caratterizza i frutteti e gli oliveti dove si insedia, nonché al traffico stradale che miete vittime ogni anno.. E’ un’impresa quasi impossibile catturare un’esemplare di L. lepida, anche perché, se messo alle strette, un grosso esemplare si difende molto bene graffiando, mordendo energicamente e sferrando violenti colpi di coda, che non esita a sacrificare (come del resto in tutti i sauri europei) per salvarsi.
Attivo prevalentemente di giorno, questo rettile trascorre ore intere a termoregolarsi al sole, e quando scende la notte trova riparo tra i rami intricati di un cespuglio o nelle tane dei conigli. In primavera hanno luogo gli accoppiamenti, subito dopo la pausa invernale, e in questo periodo i maschi rivelano una spiccata territorialità, unita ad una voracità insaziabile. Dopo l’accoppiamento le coppie rimangono spesso unite, e la femmina, in aprile o Maggio, depone in una buca 15-20 uova dal guscio pergamenaceo, che si schiudono in Agosto o a Settembre, dando vita a piccole lucertole di appena 6-7cm. I piccoli crescono molto in fretta, al punto che al secondo anno di età i maschi sono già maturi sessualmente, mentre le femmine divengono recettive durante il terzo. Può vivere eccezionalmente fino ad 11 anni, sebbene la durata media della vita sia più bassa, circa 6-8 anni. Non è necessario spiegare l’importanza del ruolo che svolge la lucertola ocellata nell’ambito delle biodiversità, e il fatto che essa divenga sempre più rara ha indotto i governi europei a prendere serie misure legislative mirate alla salvaguardia di questo grande sauro di cui molti ignorano l’esistenza (si contano a decine le segnalazioni di “iguane in Liguria”, rivelatesi grossi esemplari di L.lepida). In Italia è PROTETTA in tutto l’areale di distribuzione dal WWF e degli organi preposti. Inoltre figura nella CONVENZIONE DI BERNA, ALLEGATO II del 1/6/1982. |
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Scheda a cura di Francesco Balbini |
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