Dr. Mattia Bielli Medico Veterinario
Nel corso degli ultimi anni il veterinario che si occupa di animali d’affezione si è trovata di fronte alle esigenze di una clientela sempre più varia che richiedeva prestazioni mediche per specie considerate inusuali e nuove o, almeno, più o meno diverse dai cani e dai gatti comunemente trattati. Sotto questa spinta crescente alcuni veterinari hanno iniziato a focalizzare la loro attenzione verso questo eterogeneo gruppo di animali maturando una preparazione specifica, magari orientata per settori (medicina aviare, dei rettili e degli anfibi, dei piccoli mammiferi…) sia attraverso un’esperienza diretta (spesso allevando direttamente) sia frequentando strutture (in genere all’estero) già all’avanguardia. Ancora oggi in Italia sono relativamente pochi i veterinari con un bagaglio di esperienza relativo ai cosiddetti “Animali Esotici” ma la maggior facilità di reperire informazioni e la nascita di associazioni di settore stanno rapidamente colmando questa lacuna. Proprio per questi motivi è importante ricercare un veterinario che abbia esperienza nel trattamento di questi particolari animali ancor prima di procedere all’acquisto di qualsiasi tipo di rettile per evitare di trovarsi “spiazzati” quando il proprio animale necessiti di cure mediche. Un veterinario competente deve avere una preparazione anche riguardo le modalità di allevamento e le sue capacità devono poter consigliare quali sono le specie più adatte per un neofita, così come fornire un assistenza a negozi e centri di riproduzione con problematiche di gestione molto più complesse. Raramente il neo erpetofilo è informato e non sempre nei negozi in cui i rettili vengono venduti vengono fornite adeguate risposte alle molte domande che sorgono già dopo poche ore che si è sistemato l’animale nel nuovo terrario. Accanto a ciò nel nostro paese la passione per l’erpetolgia è relativamente giovane e non esiste tutto quel volume di letteratura sull’argomento che invece è possibile trovare nelle culture anglosassoni; il veterinario che si occupa di rettili è chiamato a sopperire anche a queste lacune fornendo informazioni sulla biologia, le caratteristiche dell’habitat, l’alimentazione, la riproduzione…. Non va inoltre dimenticato che il veterinario è l’unica persona autorizzata a gestire procedure diagnostiche e ad instaurare terapie sia chirurgiche che farmacologiche.
QUANDO E’ NECESSARIA UNA VISITA VETERINARIA?
Ancor più che in altre specie, più convenzionali, nei rettili i sintomi di malattia si manifestano spesso in modo particolarmente subdolo, non sempre sono facilmente e tempestivamente riconosciuti dai proprietari e in alcune occasioni si assiste a un rapidissimo scadimento delle condizioni dei soggetti; non è raro che ci si rivolga al veterinario quando il caso è ormai in fase avanzata o addirittura disperato. Controlli periodici di screening dovrebbero essere programmati almeno su base annuale anche in assenza di una particolare sintomatologia mentre particolare attenzione deve essere prestata a tutti i cambiamenti, anche molto sottili, nel comportamento o nelle condizioni dei singoli soggetti: forse è più prudente un eccesso di zelo piuttosto che perdere l’animale perchè si è agito troppo tardi. Viste le premesse una visita dal veterinario sarebbe necessaria prima di acquistare un qualsiasi rettile… ma se si hanno già le idee chiare una visita dopo l’acquisto è sempre consigliata per accertare lo stato di salute del nuovo animale, per escludere la presenza di malattie trasmissibili all’uomo, per avere informazioni supplementari sulla quarantena da rispettare, sul sesso, sulla biologia, sugli aspetti legali e le caratteristiche dell’habitat da allestire. Oltre che avere maggiori garanzie sulla salute dell’animale che si è appena comprato è possibile in questo modo scoprire segni di malattia o di non perfetta condizione preesistenti alla data dell’acquisto. A questo proposito vale la pena ricordare di non acquistare esemplari importati o riprodotti illegalmente, che non siano in buone condizioni di salute e di diffidare da “offerte sensazionali”. Un’interessante opportunità che ultimamente il veterinario ha a disposizione grazie alle nuove tecnologie, è l’identificazione degli animali tramite l’applicazione di un microchip sottocutaneo o intramuscolare. Si tratta di un mezzo che rende identificabile ogni singolo soggetto in modo permanente (o quasi) con un codice composto da lettere e numeri (una specie di “targa”) leggibile da un apposito strumento. Il suo utilizzo (da tempo è in uso presso parchi zoologici e per specie con un considerevole valore economico) è estremamente importante per rintracciare animali ritrovati (persi o rubati), per istituire dei controlli anagrafici e per arginare il mercato illegale di specie protette. Come si vede, al di là dei casi di malattia manifesta, vi sono molte situazioni particolari (ad es. entrata e uscita dal letargo, riproduzione…) che richiedono un controllo veterinario e ogni forma di prevenzione, anche nella medicina dei rettili, spesso mette al riparo da spiacevoli sorprese.
Informazioni sui veterinari che si occupano di rettili sono reperibili, oltre che in molti siti erpetologici, anche sul sito ARAV (Association Reptilian and Amphibian Veterinarians), presso gli Ordini Provinciali e presto sul sito della SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici).